Che cos’è un mutuo 100 per 100 con fondo di garanzia?

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Se desiderate una casa tutta per voi (la prima!) e, magari, l’avete anche adocchiata, ma non sapete come farla vostra perché privi di liquidità o garanzie a sufficienza, il suo acquisto potrebbe rivelarsi una montagna difficile, se non impossibile, da scalare.

Sono molteplici gli ostacoli che potrebbero frapporsi al successo dell’impresa, o perché vi ritrovate con il conto in banca prosciugato e non celate il proverbiale ‘malloppo’ sotto il mattone o, in alternativa, non avete da giocare la carta del garante disposto a supportarvi.

La risposta al vostro dilemma potreste trovarla nella formula ‘mutuo 100 per 100 più fondo di garanzia prima casa’.

Cerchiamo di capirci qualcosa in più, perché detto così potrebbe suonare ermetico ai più, almeno a chi non è avvezzo al gergo finanziario.

Mutuo 100 per 100 con fondo di garanzia, cosa c’è da sapere

Chi sogna di acquistare la prima casa con un mutuo 100 per 100 perché non è nelle condizioni di fermare il ‘tetto’ prescelto con un acconto da versare in anticipo può sempre ‘bussare’ all’apposito Fondo di garanzia.

Prima di entrare nel merito dell’argomento, cerchiamo di chiarire il concetto di mutuo 100 per 100, per capire anche chi può ottenerlo e per comprare cosa.

La casa, in primis (meglio se la prima) è l’oggetto più inflazionato nella richiesta di un mutuo 100 per 100, anche se il mercato finanziario propone questo genere di finanziamenti, sebbene più rari, anche per lavori di ristrutturazione della propria dimora di residenza.

Cosa cambia dal mutuo fondiario

La normativa di riferimento attribuisce ai mutui di acquisto immobiliare il criterio fondiario secondo cui la quota erogabile non deve superare la percentuale dell’80 per cento del prezzo di acquisto certificato nell’atto notarile.

Il mutuo 100 per 100 è un’eccezione alla regola, in quanto si spinge a coprire l’intera spesa finanziando la totalità dell’investimento.

Ciò comporta, da una parte, l’atteggiamento restìo di molte banche a concederlo, consce del rischio di insolvenza che si porta dietro un debitore privo di garanzie e senza soldi in tasca, magari pure con un lavoretto precario, dall’altra lo svantaggio (stavolta a carico del mutuatario) che si ritroverà a dover pagare più interessi di quanti possono essere applicati a un finanziamento ordinario.

Se, però, come spesso accade, il finanziamento viene richiesto (meglio se da giovani) per l’acquisto della prima casa resta il vantaggio delle agevolazioni fiscali e di una strada spianata da opportunità come, appunto, il fondo di garanzia gestito dalla società partecipata Consap per conto del Ministero dell’economia e Finanze (MEF).

A differenza del tradizionale mutuo fondiario, si tratterà in questo caso di un finanziamento garantito dallo Stato di tipo ipotecario, in quanto la banca pretenderà la costituzione di un’ipoteca di primo grado sulla casa da comprare.

Laddove la banca non può varcare la soglia percentuale dell’80 per cento il restante 20 per cento, ma spesso anche una fetta maggiore, può essere garantita dal Fondo prima casa.

Fondo garanzia prima casa, di che parliamo?

Quando si parla di fondo di garanzia ‘prima casa’ non tutti sanno in cosa consiste questo utile strumento utilizzato per ‘espugnare’ le roccaforti del credito.

Molte banche nicchiano alla domanda di quei giovani che sentono l’esigenza di acquistare la prima casa ma non si portano appresso un bel faldone di garanzie documentabili ed entrate comprovate dall’ormai fantomatico posto fisso.

Laddove non arriva la banca, ci mette una pezza lo Stato proprio con la ‘plusvalenza’ di garanzie offerte dal fondo prima casa.

Questo strumento sussiste solo in presenza di pratiche di acquisto immobiliare  (soprattutto per la prima casa), raramente per progetti di ristrutturazione.

Cosa finanzia il fondo

Il fondo di garanzia in oggetto finanzia l’acquisto della prima casa, dando una mano a chi non ha la possibilità materiale di farlo da solo, per mancanza di ‘cash’, lavoro stabile o garanti.

Di anno in anno, come succede dal 2014, il Governo stanzia nell’ambito della legge di stabilità un importo finalizzato a coprire questo fondo, delegandone la gestione a Consap Spa, società partecipata del Ministero dell’economia e finanze, progenitore della misura.

Il fondo, di cui si parla, sostituisce ‘in toto’ il precedente fondo istituito per venire incontro alle esigenze delle giovani coppie in ‘odore’ di famiglia e, perciò, in cerca di un tetto stabile dove formare il proprio nucleo familiare, ma la sostanza non cambia.

E’ infatti un servizio rivolto principalmente ai giovani intenzionati ad acquistare la prima casa e a quei lavoratori sotto gli ‘anta’ che non risultano titolari di contratti lavorativi a tempo indeterminato, gli unici che fanno dormire sonni tranquilli alle banche per intenderci.

Che tipo di casa si può acquistare con il fondo

L’unità abitativa oggetto di garanzia del fondo in oggetto dev’essere, necessariamente, l’abitazione principale dove ha intenzione di eleggere residenza il contraente e deve rientrare in specifiche categorie catastali, escluse le classificazioni di immobili signorili o di lusso.

Queste ultime, insieme ad altre classificazioni immobiliari, quali residenze storiche o ville di particolare pregio, non rientrano nel beneficio offerto dal fondo, che finanzia esclusivamente immobili essenziali in funzione della priorità del possesso di una casa intesa come bene primario.

Come accedere al fondo

Non tutti posseggono i requisiti per accedere al beneficio del fondo di garanzia prima casa.

Come più volte ribadito, una corsia preferenziale per ottenerlo è la giovane età.

Lo strumento in questione, infatti, è nato proprio per soddisfare la domanda di giovani, da soli o in coppia, desiderosi di dare inizio a un nuovo progetto di vita e, magari, di crearsi una famiglia in una casa di proprietà.

Chi richiede il fondo deve avere un reddito Isee non superiore a 30 mila euro e può beneficiare della garanzia Consap anche se titolare di contratto di lavoro atipico, purché ‘under 35’.

Modalità per inoltrare la domanda

Il modulo per presentare la domanda di accesso al fondo di garanzia prima casa è scaricabile dal sito del Mef.

Chi ha intenzione di richiederlo dovrà scaricarlo e presentarlo, debitamente compilato, alla banca, anche se il più delle volte è lo stesso istituto di credito a gestire l’operazione, richiedendo espressamente l’adesione al fondo in assenza di garanzie e risorse sufficienti da parte del richiedente.

Prima di procedere, però, accertatevi che la vostra banca sia convenzionata con la società partecipata del Tesoro, dando un’occhiata alla lista degli istituti di credito aderenti al fondo.

La lavorazione della pratica richiede, in media, una ventina di giorni in cui la stessa Consap comunicherà alla banca l’esito della domanda.

Sarà, in ogni caso, la banca, in ultima istanza, a dire l’ultima parola sulla concessione, o meno, del mutuo sulla base del quadro documentale e dei requisiti presentati dal richiedente.

Importi e percentuali finanziabili

Il fondo interviene a colmare lo scarto percentuale che manca fra l’importo erogabile dalla banca e il prezzo di acquisto dell’unità abitativa.

Assodato che la banca non supera, di solito, la soglia percentuale dell’80 per cento del ‘loan to value’ dell’immobile, ma spesso si ferma anche prima in assenza di comprovate garanzie, il fondo offre una garanzia fino al 50 per cento del prezzo indicato nel contratto di compravendita della prima casa.

Per quanto riguarda l’importo massimo del mutuo ipotecario oggetto della garanzia Consap, non deve superare i 250 mila euro.

Per saperne di più…

Si possono trovare tutte le info per aderire al fondo, compresa la modulistica da scaricare e presentare compilata alla banca sul sito ufficiale di Consap dove è possibile reperire anche l’elenco, costantemente aggiornato delle banche aderenti al fondo.

Per ottenere ulteriori delucidazioni si può scrivere a [email protected] o telefonare al servizio clienti 06.8579.6408, attivo nei giorni feriali dalle 9 alle 17.

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