Indice dei contenuti
- 1 Perché un mutuo per ristrutturare casa
- 2 Dubbiosi? Niente paura!
- 3 Quando, come, perché
- 4 Tale ristrutturazione, tale mutuo
- 5 Documenti, quali servono
- 6 Manutenzione ordinaria o straordinaria?
- 7 L'iter della procedura
- 8 Modalità di erogazione
- 9 Come restituirlo
- 10 Le offerte più appetibili del momento
La vostra prima casa ha bisogno di un ‘ritocchino’ più o meno incisivo, ma non avete i soldi per ristrutturarla?
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A volte, si sa, mettere mano ad una ristrutturazione può rivelarsi più oneroso dell’acquisto immobiliare in sé.
Perché un mutuo per ristrutturare casa
Certo è che, quando si mette mano ad una ristrutturazione, grande o piccola che sia, significa il più delle volte che l’immobile oggetto dell’intervento ne abbia davvero bisogno.
Dubbiosi? Niente paura!
Lasciatevi alle spalle eventuali perplessità dettate dalla non conoscenza della materia e informatevi senza indugio sulle condizioni e i vantaggi di un buon mutuo per la ristrutturazione della vostra prima casa.
Come esistono mutui per la compravendita immobiliare, dei quali è disponibile un lauto assaggio in questa guida comparativa, il mercato bancario propone ottimi prodotti finanziari anche per la ristrutturazione della prima casa.
Quali?
Seguite a leggerci e scoprirete come fare per attingere a questa opportunità che ridarà nuovo smalto e un aspetto nuovo e decisamente più invitante alla vostra abitazione di residenza.
Se avete deciso di lanciarvi nell’avventura, complessa nonché onerosa, di ristrutturare la vostra prima casa, vuoi perché ormai obsoleta e non ci mettete mano da anni, vuoi per un rinnovo integrale della struttura e della rete impiantistica, siete approdati sulla ‘pista’ giusta.
In questa mini-guida scoprirete dove e come cogliere le migliori offerte di mutui per la ristrutturazione ‘prima casa’ in modo da materializzare il vostro desiderio di una casa rinnovata dentro e fuori.
Quando, come, perché
Quando ci si accinge a ristrutturare casa mediante un mutuo mirato, che consenta l’esecuzione dei lavori di rifacimento in tutto o in parte della propria dimora principale, non sempre si hanno le idee chiare sul da farsi.
Vediamo, allora, come muoversi e quali requisiti occorrono per ottenere questo tipo di mutuo, partendo da una classificazione sostanziale degli interventi da fare.
Tale ristrutturazione, tale mutuo
E’ sottinteso che la scelta del mutuo per la ristrutturazione della prima casa passa attraverso una valutazione delle opere da compiere.
In questo senso, vanno catalogate diverse tipologie di mutui ‘ad hoc’, che differiscono per importo e condizioni, a seconda della portata del progetto di ristrutturazione.
Nello specifico, si ha possibilità di scegliere mutui per la ristrutturazione ‘prima casa’ orientati ai seguenti interventi di massima, come elencato in tabella:
Mutui ristrutturazione ‘prima casa, tipi di interventi |
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Manutenzione ordinaria (opere di rifinitura, sostituzione impiantistica, riparazione, tinteggiatura, impermeabilizzazione, ecc, |
Manutenzione straordinaria: opere edilizie più consistenti, tipo migliorie strutturali e funzionali, che possono anche ridisegnare gli spazi interni su progetto di un tecnico abilitato |
Grandi opere di ristrutturazione edile: tutti quegli interventi e opere finalizzate alla ‘rivoluzione’ degli schemi originari per dare vita a un’unità abitativa del tutto rinnovata, dentro e fuori, sia sul piano estetico che strutturale, previa idonea progettazione preliminare di un professionista abilitato |
Documenti, quali servono
Quali documenti servono per ottenere un mutuo ristrutturazione ‘prima casa’?
Manutenzione ordinaria o straordinaria?
Nel caso di una semplice manutenzione ordinaria, che non stravolga l’impianto originario della casa, lasciando intatti spazi e ambienti, basta richiedere un preventivo di spesa alla ditta esecutrice dei lavori da esibire alla banca erogante il mutuo.
La pratica si complica in presenza di lavori di manutenzione straordinaria, che intervengono nell’apportare modifiche più sostanziali all’unità abitativa.
In questo caso non è sufficiente esibire all’istituto bancario il preventivo della ditta, che dev’essere accompagnato anche da una domanda di autorizzazione edilizia presentata al comune di appartenenza.
Infine, se si devono effettuare grandi opere di ristrutturazione, oltre ai suddetti documenti (preventivo e domanda autorizzativa all’ente comunale di appartenenza) occorre presentare il permesso a costruire e il relativo pagamento degli oneri comunali, il tutto supportato da idonea documentazione tecnica attestante gli interventi preventivati.
L’iter della procedura
Una volta fatta richiesta e prodotta tutta la documentazione personale, progettuale e reddituale richiesta, la banca si prenderà il tempo necessario per valutare i requisiti del richiedente.
Una volta raggiunta una valutazione globale e oggettiva della pratica, l’istituto si riserva di dare una risposta sulla concessione, o meno, del finanziamento per la ristrutturazione della prima casa, basandosi sui contenuti del fascicolo documentale prodotto dall’aspirante mutuatario.
Modalità di erogazione
Ma come viene erogata la somma richiesta?
Le opzioni sono due: con la soluzione unica il mutuo viene erogato ‘in toto’ dando al contraente la possibilità di gestire le varie fasi della ristrutturazione, spalmando gradualmente l’intero importo sugli interventi necessari e provvedendo, di volta in volta, al saldo della ditta esecutrice.
In alternativa, questo tipo di mutuo per la ristrutturazione può essere concesso per stati di avanzamenti, ossia un po’ alla volta, previo accordo con l’impresa incaricata dei lavori allo scopo di dividere in più tranches i pagamenti dei vari ‘step’ esecutivi.
In questo caso, il mutuatario provvederà prima a versare un acconto, successivamente un importo intermedio per addivenire, infine, al saldo finale a lavori ultimati.
Come restituirlo
Anche in questo caso si assiste a modalità differenti, a seconda del tipo di mutuo contratto per la ristrutturazione della propria prima casa.
Le dinamiche di restituzione variano in base alla durata e alla tipologia del mutuo in oggetto, che può durare da 5 a 30 anni ed essere a tasso fisso, variabile o misto.
Il tipo di mutuo dovrà essere scelto dal contraente sulla base delle proprie possibilità di rimborso rateale.
Da tenere presente che la ristrutturazione di una casa, a maggior ragione se parliamo della prima, è un’impresa tutt’altro che facile e può rivelarsi dispendiosa oltre misura, per imprevisti in corso d’opera che possono gonfiare i preventivi di partenza.
Quindi è sempre meglio tenersi larghi sulla cifra richiesta per poter essere in grado di assolvere in pieno all’impegno assunto con la ditta.
Le offerte più appetibili del momento
Fra le offerte più ‘appetitose’ del momento, si segnalano per la bontà dei tassi le proposte di banche, quali Unicredit, Banca Carige, Intesa Sanpaolo e UbiBanca.
In alternativa, potrete trovare facilmente anche altre valide soluzioni sui migliori portali comparativi, costantemente aggiornati sull’andamento dello spread.
Per quanto onerosa possa essere la ristrutturazione della propria abitazione principale, di qualunque natura essa sia, il mutuo dedicato è un ottimo aiuto per riuscire nell’impresa in modo indolore e graduale.
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