Info sul mutuo 100 per 100 per costruzione, dettagli, pareri e costi

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Non esistono solo mutui per l’acquisto della prima o seconda casa.

Il mercato bancario propone molti altri tipi di finanziamenti più o meno lunghi, a tasso fisso o variabile, più di nicchia o, se vogliamo, ‘sui generis’, direttamente o indirettamente legati ad investimenti immobiliari.

Fra questi si segnalano i mutui per costruzione.

Mutuo per costruzione, cos’è?

Quando si parla di mutui per costruzione si sconfina, come si evince dalla definizione, più nel mondo edilizio che immobiliare.

La maggior parte dei mutui tradizionali attiene alla compravendita dell’abitazione principale o, in seconda istanza, ad altri investimenti immobiliari come la casa vacanza, ma può capitare che il mutuatario, anziché individuare un immobile già esistente, con tanto di fondamenta, tetto e mura portanti, abbia intenzione di crearsi ‘ex novo’ il suo nido e preferisca la formula della compravendita futura di qualcosa che ancora non esiste o è ‘in fieri’. In alcuni casi il mutuo edilizio viene concesso anche per progetti strutturali di ristrutturazione della prima casa.

Il mutuo per costruzione o edilizio, come ben spiegato in questo articolo sull’argomento, viene incontro proprio a chi ha questa esigenza, dando modo di finanziare più che una casa un progetto.

Come funziona

A differenza dei mutui ipotecari ortodossi che tutti o quasi conoscono, quelli per costruzione sono dei prodotti finanziari dedicati a chi vuole costruire o ristrutturare casa, anziché acquistarla.

Alla fine, l’obiettivo coincide, in quanto al traguardo entrambi, sia il mutuatario classico che chi sceglie l’alternativa più personalizzata del mutuo per costruzione, si ritroveranno comunque sotto un tetto di proprietà.

Analoga anche l’istruttoria, che si basa sul possesso di requisiti specifici del richiedente, in genere gli stessi richiesti da ogni banca per qualsiasi tipo di mutuo, quali documenti reddituali, anagrafici e patrimoniali.

Le sue specifiche

Generalmente, come per la maggior parte dei mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, anche i mutui per costruzione non superano, se non in rari casi, la percentuale dell’80 per cento che in questo caso non si riferisce al ‘loan to value’ dell’immobile, in quanto non ancora esistente, ma si basa sulle spese preventivate dal progetto di costruzione o ristrutturazione.

La durata di questa tipologia di mutui oscilla fra un minimo di un anno e mezzo a un massimo di 30 anni e come per i mutui ipotecari ‘prima casa’ anche in questo la banca esige l’accensione di ipoteche sul fondo che ospiterà l’abitazione, in genere un terreno edificabile.

A seconda della banca a cui ci si rivolge, questo tipo di finanziamento atipico può coprire, in percentuali a discrezione dell’istituto, anche le spese di progettazione, eventuale appalto lavori ed altri oneri correlati.

Modalità di erogazione

Trattandosi di un prodotto anomalo rispetto ai mutui standard, l’erogazione del finanziamento segue direttrici diverse da quelle tradizionali.

In particolare, nei mutui per costruzione il capitale viene ‘spalmato’ in tranche graduali, liquidate di pari passo con l’avanzamento dei lavori.

La banca monitora attentamente lo sviluppo del progetto per avere la certezza di potersi rivalere su un immobile ‘maturo’ nel caso il richiedente dovesse avere problemi a ripianare il debito.

La concessione progressiva e ‘a singhiozzo’ del finanziamento in oggetto tradisce le perplessità dell’istituto bancario che non si fida appieno del cliente mettendo in campo anche l’ipotesi che lo stesso per qualsivoglia ragione non porti a termine il progetto di costruzione o proceda a una ristrutturazione che, anziché valorizzare l’immobile, potrebbe deprezzarlo.

Di qui la necessità di una concessione col contagocce di liquidità che arriva quando c’è bisogno per coprire le spese di costruzione o ristrutturazione dell’immobile, di volta in volta, sulla base di una verifica attenta e costante dell’effettivo avanzamento del progetto non tanto su carta, ma sul campo.

Il monitoraggio esercitato dall’istituto di credito tende anche a verificare che tutto fili liscio, senza interventi illeciti o anomalie che non rispettano il disegno progettuale originario.

Differenze fra mutuo prima casa e mutuo per costruzione

Dalla premessa non è difficile individuare le differenze fra un tradizionale mutuo per l’acquisto della prima casa e uno per costruzione.

Il principale ‘distinguo’ fra un mutuo ipotecario classico ed uno edilizio o per costruzione attiene all’oggetto dello stesso, che nel primo caso si riferisce all’investimento per l’acquisto di un immobile esistente e nel secondo al finanziamento di un progetto per costruire o ristrutturare la casa.

Altra differenza sostanziale, come già evidenziato, riguarda il modo di erogazione che avviene per i mutui ipotecari tradizionali in un’unica soluzione, mentre nel secondo caso viene suddiviso in più tranche, la prima delle quali è concessa generalmente dopo realizzate le fondamenta, per poi proseguire nell’erogazione a tappe concordate preventivamente con la banca.

Tutte le garanzie richieste

Come nella concessione di un comune mutuo immobiliare, anche quello per costruzione richiede una serie di garanzie, senza le quali non si ottiene.

La prima condizione pretesa dall’istituto di credito è l’ipoteca di primo grado da iscrivere al momento della stipula del mutuo, con atto notarile.

L’ipoteca in oggetto può essere iscritta sul terreno edificabile se l’immobile è da costruire, mentre se si opta per un mutuo edilizio di ristrutturazione l’ipoteca interessa il rudere o un’altra unità immobiliare pre-esistente.

Le garanzie prioritarie richieste dalla banca riguardano le entrate lavorative del richiedente, dimostrabili attraverso il contratto di lavoro se dipendente o dal quadro degli introiti se imprenditore o libero professionista.

Sia nell’uno che nell’altro caso, l’istituto erogante prenderà in considerazione, nella sua totalità, il merito creditizio del cliente per redigere il piano di rientro ‘cucito’ sullo stesso in base alle sue esigenze e possibilità.

E’ possibile che un richiedente privato possa accollarsi anche un mutuo per costruzione già in essere direttamente dal costruttore.

In questi casi una persona fisica, a digiuno di edilizia, potrebbe anche scoraggiarsi di fronte alla mole di adempimenti richiesti per l’accensione di questa tipologia di mutui, decisamente superiore ai documenti richiesti per un comune mutuo ipotecario.

Tuttavia, non va sottovalutata questa opportunità offerta soprattutto da molte piccole banche territoriali, in particolare istituti di credito cooperativo o casse rurali, più propense a concedere questo genere di finanziamenti a tassi e condizioni molto appetibili.

Quali documenti presentare

Oltre alla consueta documentazione da presentare per ottenere un normale mutuo ipotecario, per quello edilizio occorre un supplemento documentale da fornire all’istituto per la definizione della pratica.

Oltre agli ordinari documenti anagrafici e reddituali, in questo caso va presentata la mappa catastale del fondo destinato alla costruzione dell’immobile, l’eventuale concessione edilizia e tutti gli atti e i permessi comunali relativi al progetto di costruzione.

Inoltre la banca chiede anche un preventivo di spesa dell’azienda appaltante i lavori in modo da avere un quadro completo sull’investimento.

Pro e contro

I vantaggi di un mutuo per costruzione sono piuttosto intuitivi, nel senso che dà la possibilità a chi non ha una casa di costruirla ‘ex novo’ finanziando il relativo progetto di costruzione.

C’è, però, da segnalare anche qualche svantaggio nella scelta di questo particolare mutuo, soprattutto se a chiederlo è un privato, chiamato a fornire una marea di documenti suppletivi.

Oltre a ciò, pesano nell’istruttoria dei mutui per costruzione delle spese iniziali e burocratiche più alte di un mutuo ordinari, inoltre può risultare arduo quantificare l’importo dei costi da affrontare, in quanto i preventivi iniziali potrebbero lievitare per incrementi imprevisti.

Ecco perché è consigliabile stimare già in partenza un investimento più corposo del previsto per non correre il rischio di brutte sorprese in corso d’opera.

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