Come si ottiene un mutuo 100 per 100 più spese? Info utili

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Quando si provvede all’acquisto di una abitazione da adibire a prima casa, l’acquirente può fare ricorso ad un mutuo in grado di coprire una parte dei costi. Ovvero quella largamente preponderante, a meno che ad avanzare la richiesta non sia una persona già dotata di cospicuo patrimonio.
Solitamente, la parte che viene coperta dall’acquirente con le proprie finanze si va ad attestare in una forbice tra il 20 e il 30%. Ovvero i soldi necessari per la caparra e i costi iniziali, ad esempio la commissione da riconoscere all’agenzia immobiliare la quale ha fatto da intermediario, oppure le spese notarili. Mentre quello che resta viene ad essere coperto dal mutuo che si richiede ad un istituto bancario.
In alcuni casi, però, l’aspirante proprietario di una casa non ha alcuna risorsa a disposizione. Una condizione che è ad esempio tipica delle fasce giovanili. Tra le quali anche chi ha iniziato a lavorare si trova a doversi scontrare con paghe molto basse e tassi elevati di precarietà.
Per queste persone, però, una soluzione è rappresentata dai mutui 100%. Ovvero da quelli in cui la somma elargita dall’istituto bancario provvede a coprire l’intero valore della casa, almeno quello accertato in sede di perizia.

Esistono agevolazioni per un mutuo 100%?

Come richiedere un mutuo 100%? All’apparenza, sembra una domanda chiave, quando si tratta di affrontare una operazione di questo genere. In realtà, porsela in questo modo è abbastanza fuorviante. In quanto la domanda che ci si deve porre è invece la seguente: esistono forme di agevolazione per chi decida di acquistare la sua prima abitazione senza avere risorse disponibili?
La risposta è assolutamente positiva: chi intende avvalersi di un mutuo di questo genere può da tempo contare sul Mutuo 100% Consap (acronimo di Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze). Proprio la Consap, infatti, ha istituito presso il MEF il Fondo Garanzia Prima Casa, il quale risponde alla necessità di favorire l’accesso al credito in particolare da parte dei giovani e delle famiglie in difficoltà.
Facendo leva su questo strumento, dal 2015 è stato possibile erogare nel nostro Paese oltre 90 mila mutui ipotecari. Dai dati che sono stati pubblicati, risulta che quasi il 60% di essi sono stati sottoscritti da giovani tra i 20 ed i 35 anni.

Fondo Garanzia Prima Casa: chi può usufruirne?

Ad usufruire del Fondo Garanzia Prima Casa sono in particolare alcune categoria svantaggiate. Una platea in cui vanno a rientrare, in particolare:

  • le giovani coppie, intendendosi come tali i nuclei familiari costituiti da almeno due anni (coniugati e conviventi), in cui perlomeno uno dei due componenti abbia età inferiore ai 35 anni;
  • le persone singole non coniugate, separate, divorziate o vedove, le quali abbiano almeno un figlio minore a carico;
  • i giovani di età inferiore a 35 anni, i quali svolgano lavori atipici;
  • i titolari di contratti di alloggio di proprietà degli Istituti Autonomi per le case Popolari (IACP).

Come si può facilmente notare, si tratta in effetti di categorie le quali senza un aiuto concreto difficilmente potrebbero permettersi di acquistare la prima casa.

Mutuo Casa 100%: il primo passo è capire quanto si può ottenere

Molto spesso, chi è interessato ad acquistare una casa concentra la sua attenzione sulla scelta dell’immobile. Lasciando sullo sfondo, almeno nella fase iniziale  la questione collegata alla richiesta di un mutuo. Prestandosi al rischio che una volta individuata la casa non si riesca ad ottenere il finanziamento necessario per poterla acquisire.
Se è vero che in questo momento il mercato offre buone occasioni, in quanto la crisi economica in atto si è fatta sentire anche nel settore immobiliare, occorre anche considerare che comunque le cifre necessarie per un investimento di questo genere sono molto elevate, anche quando si tratta di immobili di piccola taglia. Soprattutto se si vive in un centro abitato urbano.
Secondo gli esperti il modus operandi da adottare sarebbe esattamente l’opposto. Ovvero sarebbe meglio capire i soldi che è possibile ottenere e, sulla loro base, muoversi per individuare la casa.

Mutuo Casa 100%: la normativa

Esiste una normativa, nel nostro Paese, la quale stabilisce che la misura massima che può finanziata da una banca al fine di acquistare un immobile da adibire ad abitazione si deve attestare all’80%. Si tratta di un limite non valicabile? Non proprio. Esistono anche i cosiddetti mutui 100%, i quali vanno cioè a coprire interamente le spese necessarie.
Per poterne usufruire, però, occorre prestare all’ente erogante tutte le rassicurazioni possibili. Tra le quali rientrano, in particolare:

  • una polizza assicurativa
  • la fidejussione
  • un secondo immobile sul quale sia possibile iscrivere l’ipoteca

Si tratta di garanzie tanto più necessarie nel caso in cui a chiedere il mutuo 100% sia un giovane, magari lavoratore precario e con uno stipendio basso. Ovvero non provvisto di capacità reddituali e con una condizione lavorativa estremamente approssimativa. Un soggetto il quale, in condizioni normali, non avrebbe alcuna possibilità di vedere accettata la sua richiesta.

Mutuo Casa 100%: è meglio il tasso fisso o variabile?

Quando si opta per l’accensione di un mutuo, il dubbio che si pone è inevitabilmente il seguente: meglio il tasso fisso o il variabile? La domanda dovrebbe però essere rapportata alla particolare situazione del mutuatario.
Solitamente, infatti, si tende ad affermare che il mutuo fisso è in grado di fornire una dose di serenità aggiuntiva per poter affrontare la fase ammortamento del finanziamento. Sapendo sin dall’inizio quale sarà l’importo della rata mensile che si dovrà corrispondere alla banca. Senza che essa subisca variazioni nel corso del tempo.
Il tasso variabile invece, può agire sull’importo della rata, facendola diminuire o rendendola più cara nel corso del tempo. Variazioni che andranno a dipendere dal ciclo economico e dalle conseguenti decisioni della Banca Centrale Europea. Non si tratta di una questione secondaria, se solo si pensa all’azzeramento dei tassi di interesse nel corso degli ultimi anni.
Per chi ha già un contratto a tempo indeterminato, meglio ancora se pubblico (ove ancora vige l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, nonostante il Jobs Act), la scelta ideale potrebbe rivelarsi in effetti il tasso fisso. Mentre il tasso variabile può essere una scelta premiante in un momento come l’attuale, ma rivelarsi poi un boomerang ove all’improvviso il surriscaldarsi dei prezzi costringesse le banche centrali ad alzare il costo del denaro.

L’assicurazione è obbligatoria per un mutuo prima casa?

Altra questione che occorre sicuramente affrontare, quando si parla di un mutuo di questo genere, è poi rappresentata dall’assicurazione. Basta fare una rapida panoramica online per notare come spesso si affermi che essa non è obbligatoria. Affermazione solo parzialmente vera.
Il punto di partenza può essere considerato il seguente: quando si contrae un mutuo è obbligatorio sottoscrivere soltanto la polizza incendio e scoppio, tesa a proteggere il mutuatario da eventuali danni all’immobile. Mentre è facoltativa l’assicurazione protezione mutuo, alla quale è affidato il compito di riuscire a garantire la capacità di rimborso delle rate nel caso si verifichino eventi traumatici come una lunga malattia, il decesso dell’interessato o la perdita di lavoro da parte sua.
A questo punto occorre però fare una precisazione: se è vero che non esiste alcun obbligo di accenderne una, è altrettanto vero che nessuna banca provvederà ad elargire un mutuo 100% o di altro genere senza che il richiedente offra in cambio questa garanzia. Insomma, siamo in presenza di una condizione senza il cui soddisfacimento nessun istituto bancario si sottoporrà al rischio di un mutuo 100%.

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